Qui potete sfogliare un breve estratto di Incontro al mattino
sabato 13 aprile 2024
domenica 7 aprile 2024
Qualcosa su Incontro al mattino
È curioso: non avevo ancora fatto in tempo a condividere
Fuori il buio che, quasi in contemporanea, Incontro al mattino arrivava negli store.
Allora lascio momentaneamente da parte il primo e parlo un po’ del secondo.
Incontro al mattino è un romanzo in cui i protagonisti, Elena e Marco, arrivano da Nel mezzo della notte del 2005.
È un sequel? No, non lo è, vive di vita propria, pur non
mancando alcuni riferimenti alla precedente storia.
È stato il libro che ho scritto con più voglia di farlo. Ricordo di
averlo terminato in pochi mesi. Ogni giorno sentivo il bisogno di stare un po’
insieme a quei personaggi, dai quali, come tutti gli altri dei miei romanzi, mi
è impossibile staccarmi perché sono parte di me.
Era l’anno della pandemia, cominciai a scriverlo nel mese di
maggio e lo proposi ai lettori nel mese di settembre.
Per scriverlo feci il contrario di quello che avevo sempre
fatto. Solitamente cominciavo a scrivere quando avevo un titolo, un inizio e
una fine. In quel caso, però, cominciai lasciando andare la penna, pardon, la
tastiera, per conto suo.
Avevo solo l’inizio, poi arrivarono, per strada, la fine e
il titolo.
I protagonisti hanno alle loro spalle un’amicizia che proviene da lontano.
Entrambi sposati con figli, provengono da esperienze
dolorose con le quali dovranno fare i conti.
Lui ha subito un
lutto importante, lei fugge dalle violenze psicologiche del marito.
Per poter affrontare il presente e intravedere un futuro, dovranno
mettere alle loro spalle un tratto di vita, riconsiderare sentimenti importanti come l’amicizia, l’amore, la fede, e rivivere, non senza soffrire,
gioie e dolori passati.
Tutto questo nello spazio di un fine settimana.
All'inizio del 2024 ho sentito l'esigenza di farlo uscire dal mio computer per trovagli una collocazione, uno scaffale in una libreria, come era avvenuto per i precedenti romanzi.
In pochi giorni ha trovato nuovi scaffali virtuali, trattandosi di un ebook.
Il difetto di un ebook è che non è un libro di carta.
Il pregio di un ebook è che non è un libro di carta.
Mi rimetto al parere dei lettori.
venerdì 5 aprile 2024
Un nuovo racconto. Anzi, no.
Ho inserito un racconto che nuovo non è. Lo scrissi anni fa, un resoconto di una giornata del tutto particolare, sotto tutti gli aspetti.
È la storia tragicomica di uno scrittore in erba che un giorno, per una buona causa, si ritrovò a proporre i suoi libri in un teatro.
E ne capitarono di tutti i colori!
mercoledì 3 aprile 2024
Non ho resistito
Non ho resistito.
La battuta mi è venuta spontanea appena ho scoperto che
Incontro al mattino è presente su alcuni store stranieri.
L'importanza di rimanere con i piedi per terra.
sabato 30 marzo 2024
Pasqua 2024
La borsetta
Ho sempre rovinato tutto nella mia
vita.
Avevo un lavoro, ma ho combinato
dei casini e l’ho perso.
Quando tornai a casa, mio padre era
seduto al tavolo di cucina. Mi guardò male e mi disse: «Vai in camera tua e rifletti.»
Era un uomo tutto d’un pezzo, non
avrebbe sopportato la vergogna.
Mi raggiunse in camera. Entrò senza
bussare. Io non avevo ancora capito che cosa significava il gesto che avevo
fatto, ma lui lo sapeva.
Mi aspettavo una scenata, delle
urla e invece mi disse di non rifarlo più.
A quelle parole, mia sorella, che
nel frattempo era giunta alle sue spalle e stava ferma sulla porta, rimase incredula
ed impietrita, scosse la testa per manifestare il suo dissenso e fuggì via
sbattendo il portone di casa.
Mio padre non fece in tempo a dirle
niente. Accusò il colpo e se ne tornò in cucina.
Se ci fosse stata mia madre,
avrebbero discusso di questa situazione. Ma lei era morta alcuni anni prima.
Mia sorella rincasò tardi quella
sera. Disse a mio padre che non poteva accettare quel suo comportamento. Il
giorno successivo sarebbe andata a vivere col suo fidanzato.
Io ascoltai la loro conversazione
perché avevo lasciato la porta di camera aperta, ma questo non potevo
permetterlo. Uscii e di corsa raggiunsi la stanza dove loro stavano parlando.
Mi sorprese questo fatto: stavano parlando. Io lo avrei fatto con molta
veemenza, urlando ed arrabbiandomi, forse sbattendo i pugni sul tavolo.
Il mio impeto si attenuò trovandoli
entrambi seduti a conversare come se stessero al bar a bere un aperitivo.
Mia sorella era rossa in faccia e
faceva di tutto per trattenere la sua rabbia. Non trovava giusto che io non
avessi ricevuto nemmeno un rimprovero da parte di mio padre. Io la capivo,
avrei avuto la sua stessa reazione.
Mio padre non perse la calma e
cercò di spiegarle il motivo di quel suo comportamento.
Fui io a rompere gli indugi.
«Non andrai via tu, Teresa» dissi rivolgendomi a mia sorella. «Sarò io ad andarmene.»
Fu così che a ventinove anni mi
ritrovai sulla strada, senza un soldo e senza un lavoro.
Mio padre tentò invano di farmi
cambiare idea. Mia sorella disse che sarebbe andata via ugualmente, ma poi non
lo fece.
Nei giorni successivi cercai di
immaginare lo stato d’animo di mio padre. Forse sarebbe morto di crepacuore.
Io ero diverso, per morire di
crepacuore bisogna averlo un cuore, ed io non ne ho mai avuto uno.
Ormai avevo l’aspetto dei clochard,
ma senza la loro dignità.
Mi aggiravo vagando come un morto
vivente fra le strade della città in cerca di un po’ di cibo da estrarre dai
cestini dei rifiuti.
Mi vergognavo di me stesso e se mio
padre mi avesse visto in quelle condizioni... Per non parlare di mia sorella.
Lei avrebbe fatto finta di non conoscermi.
D’un tratto notai una bella signora
all’interno di un bar. Non entrai, non potevo farlo in quello stato. Mi
avrebbero buttato fuori a calci.
Decisi di andarmene e di ritornare
il giorno successivo, dopo essermi dato una lavata ed una ripulita.
Lo feci per vari giorni e durante
quei giorni passai sempre davanti a quel bar, senza trovare il coraggio di
entrare.
Lei, ogni giorno, alla stessa ora,
era lì dentro.
Per me le cose non erano cambiate,
ero soltanto un po’ più presentabile, ma lo stomaco era ancora vuoto. Forse lì avrei
potuto procurami qualcosa, ma non avevo soldi. A stento stavo in piedi e il
dolore della fame era più forte dei giorni precedenti.
Decisi di entrare in quel bar.
La porta si chiuse dietro di me. C’era un allegro brusio, la gente parlava e rideva, ed ogni tanto sorseggiava qualcosa da lunghi bicchieri. Qualcuno cercava di infilzare un’oliva con uno stecchino per portarla alla bocca, ma non sempre ci riusciva.
domenica 17 marzo 2024
L'epoca delle barricate
Un ricordo apparso sul mio profilo di un social, mi ha fatto tornare alla mente un periodo, non troppo lontano, in cui eravamo tutti spaventati da un virus che minava la nostra vita.
Eravamo rinchiusi in casa ed ogni mezzo sembrava buono per rimanere in contatto con gli altri, sentirci vicini e, se possibile, infondere fiducia e coraggio.
La gente cantava dai balconi e chi sapeva suonare lo faceva dalle terrazze dei palazzi.
E quelle esecuzioni, non ho mai pensato che fossero esibizioni, aiutavano a non pensare al peggio per qualche minuto. Lo facessimo oggi ci porterebbero via con la camicia di forza.
Quella paura ci univa e tutti riscoprimmo un po' della nostra umanità.
Poi la paura svanì.
Mi domando: cosa ci è rimasto di quel periodo?
E, soprattutto, cosa ci è rimasto di quello che abbiamo appreso da quel periodo?
giovedì 8 febbraio 2024
INCONTRO AL MATTINO negli store
Con piacere vi comunico che il romanzo Incontro al mattino dal mese di gennaio sta raggiungendo vari store, dove è acquistabile in formato ebook.
L'elenco provvisorio è indicato nella colonna di destra del blog o nell'apposita pagina il cui pulsante è situato sotto l'immagine di copertina del blog.
giovedì 1 febbraio 2024
sabato 20 gennaio 2024
Le origini
Come accennato nel post precedente, Fuori il buio nasce da un’idea di molti anni fa.
Durante le presentazioni dei primi romanzi, Quattro passi veniva spesso citato, ma non si poteva vedere né toccare. Questo destava curiosità.
Quel libro, stampato in poche copie per essere consegnato ad alcune
persone che erano stato rammentate in quelle pagine, rimaneva una sorta di
mistero.
Trattandosi di un’autobiografia scritta per mia figlia, per
farle conoscere il ragazzo che in seguito diventò suo padre, cominciai a
pensare di trarne un romanzo, prendendo spunto dagli eventi menzionati.
Lo avviai, ma poi altre idee vennero in mente e lo lasciai da
parte. Fu così che scrissi gli altri romanzi, prima di una lunga pausa durante
la quale mi sono dedicato ad altro.
Ho ripreso a scriverlo nel 2023 e, essendo trascorsi molti
anni, quello che avevo in mente allora non è quello che ho scritto adesso,
perché nel frattempo io sono cambiato.
Fuori il buio è il rovescio della medaglia di Quattro passi.
Quattro passi era il sogno, Fuori il buio è la presa di coscienza.