sabato 13 dicembre 2008

Ai visitatori del Rifugio

Le feste natalizie si stanno avvicinando e per molti è un'occasione per incontrare i propri cari e passare un periodo con loro. Ci sono persone che lavorano lontano da casa e che rientreranno, ce ne sono altre che approfitteranno di qualche giorno di festa per spostarsi ed andare a trovare parenti e amici che non vedono da molto tempo. Chi ha la possibilità potrà permettersi una vacanza, in caldi luoghi od in montagna. C'è chi starà semplicemente a casa. Insomma per molti è un periodo di riposo o di vacanza.

Anche il Rifugio si riposerà e riaprirà i battenti dopo le feste, quando l'anno nuovo sarà già iniziato, nella speranza di ritrovarvi tutti quanti, e magari ancor di più, per poter continuare a scambiare con voi pensieri, parole, opinioni ed emozioni.


A chi si è qui fermato
dal momento in cui è nato,
a chi ha partecipato
ma poi se n’è andato,
a chi entra in più momenti
senza lasciar commenti,
e a quelli che nei dì futuri
al Rifugio arriveranno,
di Buon Natale i miei auguri
e arrivederci al Nuovo Anno.


martedì 9 dicembre 2008

Words...

Words
don't come easy to me,
this is the only way
for me to say...

A volte ci risulta difficile, se non impossibile, dire delle parole.
Da quando ho cominciato a scrivere, ho trovato il modo di dire ciò che in passato non ero mai riuscito a tirare fuori.

Scrivere, appunto.

Ma quali sono le parole difficili da dire?

domenica 7 dicembre 2008

A proposito dei regali natalizi

Ho inserito un post, sull'altro blog, nel quale ho provato a fare alcune riflessioni sui regali natalizi.
E' un po' lungo, per cui incollo il link per chi vuole andare a leggerlo.

http://robertobenassai.spaces.live.com/blog/cns!25F0933BD1C7A08F!391.entry

E voi cosa pensate?

mercoledì 3 dicembre 2008

Il Natale si avvicina...

... e ognuno di noi si porta dentro delle immagini, delle scene, o dei ricordi legati a questa festa, belli, meno belli o addirittura brutti.
Provate a descrivere il primo che vi viene in mente.
***
E' un pomeriggio nebbioso, umido e freddo.
Il pranzo a casa dei nonni è terminato da un bel pezzo ed i miei genitori sono già ripartiti per andare a lavorare. Io sono in casa. Mi vedo da solo, ma da qualche parte dovrebbe esserci anche mio fratello. Chissà dov'è.
Sono in cucina, seduto in poltrona. Ho chiuso gli scuri della porta e ho messo tutto al buio. In televisione danno un film in bianco e nero, I musicanti di Brema, ma non ricordo se è un film o un cartone animato, e forse è in bianco e nero solo perchè la televisione non è a colori. Mi alzo e accendo le luci a intermittenza del presepe. Quest'anno è venuto proprio bello!
Mi rimetto seduto e mi copro con una coperta di lana fatta con i ferri da mia madre. Della tv ormai sento solo le voci, il mio sguardo è rivolto verso le statuine e la capannuccia del bambinello.
Tiro su la coperta fino al naso, lasciando gli occhi scoperti. E' l'unico calore che sento in quella giornata che non finisce più.
E continuo a guardare il presepe: acceso... spento... acceso... spento...

giovedì 27 novembre 2008

La lettura è una droga?

Dopo aver terminato di leggere l'ultimo libro avevo pensato di concedermi una pausa.
Mi sono detto: adesso aspetto i libri che ho ordinato su internet e nel frattempo mi riposo.
I libri ordinati non sono ancora arrivati e non ho resistito nemmeno tre giorni senza qualche pagina da sfogliare! Sono andato in biblioteca e ho preso un altro libro in prestito.
Considerato che come lettore sono nato tardivamente, credo di aver preso un ritmo di lettura costante, cosa inimmaginabile soltanto un lustro fa. Infatti, da quando ho iniziato a scrivere con una certa continuità, ho trovato altrettanto invitante la lettura. Adesso le due cose vanno in parallelo e se vedo il comodino sguarnito sembra che mi manchi qualcosa.
Ma la lettura, non sarà mica una droga?

martedì 25 novembre 2008

Quanto tempo trascorriamo sul web...

... curando il proprio blog, leggendo quello degli amici, lasciando commenti, visitando siti?
Se poi aggiungiamo il tempo che trascorriamo semplicemente navigando per pura "informazione", credo che in capo ad una giornata il web ci tenga occupati parecchio.
E' così anche per voi?

domenica 23 novembre 2008

Domenica rilassante, con un sorriso sulle labbra

Si aspetta la domenica per trascorrere una giornata diversa dal solito, ma a volte la si aspetta per rilassarsi. Ed è quello che ho fatto oggi. Ogni tanto ci vuole.
Mia figlia era fuori per un week-end in montagna e allora ne ho approfittato per scrivere un po', e per finire di leggere due libri, uno dei quali era "Pensieri oziosi di una persona oziosa" di Jerome K. Jerome, che in alcune parti fa sorridere, ma che fa anche riflettere.
Ed una riflessione è giunta proprio all'ultimo capitolo, sulla memoria, che inizia citando una vecchia filastrocca:

Farfallina bella bianca,
vola, vola e non si stanca,
vola qua e vola là,
poi s'arresta sopra un fior.

Non ne conosco l'origine, ma leggerla su un libro del 1934 mi ha fatto pensare a quante persone sia stata cantata. Io e mia moglie la cantavamo a nostra figlia per farla calmare o addormentare. I nostri genitori la cantavano a noi e i nostri nonni ai nostri genitori.
Sempre la stessa farfallina!
Appena terminato di leggere, ho guardato l'orologio per vedere se era l'ora di andare a riprendere nostra figlia alla stazione. Io credo che sia stato l'effetto "farfallina".
Questi figli!
Quando ci sono ti fanno desiderare un attimo di tregua e quando non ci sono... non vedi l'ora che tornino.

Si posò su un girasole,
si voltò verso il sole,
lo guardò, lo fissò,
poi sul fior s' addormentò.
Venne un grillo pian pianino
e le fece un sorrisino
poi le disse: "Farfallina,
sei la dolce sorellina!"

venerdì 21 novembre 2008

Oggi...

... sono contento.
Ieri sera ho portato a termine un capitolo del romanzo che sto scrivendo.
E' nato dal nulla, proprio inatteso, per questo più gradito.

domenica 16 novembre 2008

Amicizia reale e amicizia virtuale

Amicizia.
Dal vocabolario Zingarelli ed. 2005 (reale): affetto vivo e reciproco fra due o più persone.
Da Sapere.it (virtuale): il legame affettuoso fra due o più persone, nato dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.
Nella vita reale queste persone si incontrano, si vogliono bene, parlano, ridono, litigano, piangono, scherzano, si confidano, si vedono, si ascoltano, si toccano e chi più ne ha ne metta.
Insomma, sono in carne ed ossa.
Nel silenzio di una pagina web assume un significato importante ciò che scriviamo e come lo scriviamo, perchè è attraverso le nostre parole che cerchiamo di dare l'idea di chi siamo, di cosa pensiamo, di cosa proviamo, di cosa facciamo, parole che, comunque, suoneranno sempre con la voce di chi legge.
E se non venissero comprese? Se fossimo uno davanti all'altro magari basterebbe un semplice gesto a far capire subito tutto, ma sul web questo non è possibile.
Comunichiamo con persone identificate spesso con un nick name, poi attraverso gli interventi cominciamo a conoscerci, a scambiarci qualche notizia che ci riguarda, ma siamo ancora, nella maggior parte dei casi, senza un volto e senza una vera identità. Eppure sentiamo che ci sono affinità che ci uniscono, come un interesse, un pensiero, un'emozione condivisa che magari non siamo stati in grado di comunicare nemmeno ad un amico in carne ed ossa.
Ci accorgiamo che abbiamo trovato qualcuno che non ci è indifferente e ci piace continuare questo rapporto fatto di mail, post e commenti, scoprendo che abbiamo sempre qualcosa da dire.
Subentrano la stima, la considerazione, ma si può parlare anche di amicizia? E come potremmo definirla?

lunedì 10 novembre 2008

Qualcuno con cui correre - David Grossman

L'ho terminato.
E devo dire la verità? Mi è quasi dispiaciuto che sia finito.
E' un libro bellissimo, anzi, il più bello che abbia mai letto. Devo ringraziare Maria che me lo ha suggerito.
Amore e altruismo senza paura delle conseguenze, le quali, quando sembrano aver la meglio e tutto sembra perduto, vengono sopraffatte e sconfitte grazie ad un altro sentimento, l'amicizia.
Personaggi straordinari.
Assaf che nel giro di pochi giorni scopre una parte di sè che mai avrebbe immaginato di possedere, alla ricerca di una persona sconosciuta che alla fine gli sembrerà conoscere da sempre.
Teodora che, rinchiusa nelle sue stanze da cinquant'anni, uscirà rischiando in prima persona per non mettere in pericolo la vita altrui.
Tamar, una ragazza alla ricerca del fratello tossicodipendente, incurante dei pericoli a cui va incontro per riportarlo sulla retta via, con i suoi dubbi, la sua fragilità, ma anche con il suo amore, la sua forza e la sua perseveranza.
E' un libro che lascia sensazioni bellissime.
Quando lo leggi ti senti come avvolto nel telo di un'amaca, dondolato e cullato dalle parole che escono dalla penna dello scrittore con dolcezza e sensibilità. Anche i passaggi più crudi sembrano essere ovattati, alcune scene le tocchi con mano e la voce e le canzoni di Tamar, pagina dopo pagina, ti sembra veramente di sentirle.
E' un libro che arriva dritto al cuore e lo fa palpitare per le sorti dei personaggi.
A coloro che non sono riusciti a leggerlo, vorrei dire di riprovarci, perchè ne vale proprio la pena.
E adesso sotto con "Pensieri oziosi di una persona oziosa" di Jerome K. Jerome, autore suggeritomi da Maria e Anna Maria.
Io mi avvalgo molto dei prestiti bibliotecari, trovarlo non è stato facile, e quando sembrava che nessuna biblioteca lo avesse disponibile per il prestito, mi è giunta una telefonata che mi informava del suo arrivo.
All'interno del libro c'è il timbro della biblioteca dalla quale è arrivato che riporta la data del 1934. Dico: 1934! Incredibile! Le sue pagine sono ingiallite dal tempo, i bordi marroni ; ci sono appunti scritti a penna, forse con inchiostro di china. Sembra un reperto storico, ho quasi paura a toccarlo. Speriamo che non mi si sbricioli fra le dita.

domenica 9 novembre 2008

Ma secondo voi...

Nel sottotitolo del Rifugio ho scritto che questo è un blog per chi ha voglia di parlare di scrittura, lettura, musica, sport e altro ancora.
Di sport non ne abbiamo ancora parlato, ma da sportivo quale ritengo di essere e soprattutto da persona che lo ha praticato in passato, ho appreso alcune regole fondamentali che lo sport insegna, fra queste il rispetto dell'avversario.
Leggendo i giornali, ascoltando i tg e soprattutto cercando di capire le cose con la mia testa, con la speranza di non lasciarmi influenzare dalle opinioni altrui, ho fatto delle considerazioni ed è venuta fuori la seguente domanda:
Ma i nostri politici... avranno mai fatto sport?

giovedì 6 novembre 2008

Travaso dei ricordi?

Oggi, parlando con un'amica, mi sono reso conto di una cosa un po' bizzarra.
In "Quattro passi", libro dedicato a mia figlia, ho descritto fatti che mi sono capitati fino all'età di circa venti anni e che ho custodito dentro di me, integri, per tanto tempo, ricordi che andavano dall'infanzia fino alla "migliore" età.
La bizzarria consiste in questo: dal momento in cui li ho scritti (era il 2004) è come se avessi fatto un salvataggio su un hard disk esterno, liberando nel contempo la mia memoria. Intendo dire che adesso sto perdendo parte di quei ricordi che ho tenuto in mente, in maniera nitida, per circa quarant'anni. E quando questo mi viene fatto notare devo andare a rileggere il libro che io stesso ho scritto!
Forse il mio subconscio ha pensato: ecco, ora che l'hai fissato nero su bianco, puoi stare tranquillo e te ne puoi liberare, tanto, se non ricordi, hai dove andare a cercare.
C'è qualcuno che ha provato qualcosa di simile?
E non dite che è l'età perchè...

mercoledì 5 novembre 2008

Inno per il Presidente

O-bama-bama-bama
O-bama-bama-bama
sai perchè
mi batte el corazon
ha vinto è presidente
ha vinto è presidente
O-bama
innamorato so'

martedì 4 novembre 2008

Il mini racconto...

con il linguaggio degli sms non ha avuto un grande riscontro.
Meno male, vuol dire che qui, al contrario del Giappone dove sembra essere quasi una mania (parole di P.d.S), si preferisce scrivere con le parole intere.

Mi sa tanto che oggi farò passo con la scrittura e la lettura.
Ho voglia di suonare il mio drum pad.
Ho ascoltato una versione live di White sister dei Toto e vorrei provare a riprodurla (a orecchio, s'intende). In serata mi armerò di cuffie e cuffiette e giù con le bacchette!
Spero che le braccia siano abbastanza allenate.

sabato 1 novembre 2008

Mini racconto col linguaggio degli SMS


LETTERATURA E LINGUAGGIO SMS


Il linguaggio SMS ha invaso le nostre vite, soprattutto quelle dei ragazzi che passano molto tempo "spippolando" sulle tastiere dei cellulari utilizzando un linguaggio del tutto particolare, a volte illeggibile, ma che si sta divulgando sempre più.
Allora io lancio questa proposta:
SCRIVI UN MINI RACCONTO, IN 160 CARATTERI, COL LINGUAGGIO SMS
lasciandolo come commento a questo post.
Una provocazione? No, solo divertimento.
E all'insegna del divertimento il tema è:
COSA MI DIVERTE DI PIU'?
Ovviamente non si vince niente, questo sia... Ben chiaro.
Dateci dentro!

venerdì 31 ottobre 2008

La farfalla e il bacarozzo

Sentirsi farfalla, capace di volare.
Sentirsi bacarozzo, sempre a terra.
Basta poco per sentirsi in un modo e ancora meno per sentirsi nell'altro.
Che cosa vi fa sentire farfalla o bacarozzo?
In base al modo in cui vengono dette, le parole hanno il potere di farmi sentire l'una e l'altro.

giovedì 30 ottobre 2008

Il peso delle parole...

Dire la verità. Sembra facile.
E se la verità fosse peggio del silenzio, che fare?
E' meglio rivelare una verità sconvolgente o è meglio tacere?

lunedì 27 ottobre 2008

L'aspetto della scrittura che più mi piace è...

... la perdita del controllo dei miei personaggi.
Quando scrivo ho in mente un certo percorso. Poi mi faccio prendere dalla scrittura e mi capita di lasciare andare i personaggi a briglia sciolta, scivolando via verso strade non previste precedentemente. Così facendo vado inevitabilmente a crearmi degli ostacoli perchè sono costretto a studiare ulteriori soluzioni per riportare i protagonisti sulla via maestra. Non sempre è facile e finisco per trovarmi in una situazione di stallo. Ma non mi faccio prendere dallo sconforto, anzi, le rotelle cominciano a girare ancor di più, fino al momento in cui, aspettando pazientemente, arriva l'idea che più mi piace.
E allora via, tolgo il freno a mano e riparto, con maggiore slancio e con la soddisfazione di aver vinto un'altra piccola sfida.

domenica 26 ottobre 2008

Non sono sicuro di saper leggere

Voglio riallacciarmi ad un post di alcuni giorni fa sul tempo che dedichiamo alla lettura.
Discorrendo con alcuni amici, leggendo i vari messaggi sui blog, ma anche ricordando i tempi della scuola, mi sono reso conto che ci sono delle persone che, utilizzando lo stesso tempo, riescono a leggere molto di più, perchè leggono più velocemente di altri.
Allora mi domando: ma ci sono delle tecniche di lettura che rendono capaci di essere più veloci, senza per questo perdere niente di quello che leggiamo? O più semplicemente sono doti personali?

mercoledì 22 ottobre 2008

Libri che fanno ridere

Credo che sia più facile far ridere parlando piuttosto che scrivendo.
Ci sono dei libri che vi hanno fatto ridere? Quali sono?

lunedì 20 ottobre 2008

Crisi finanziaria e fame nel mondo

Ho avuto modo di ascoltare, in un'intervista, la cifra che annualmente servirebbe per togliere la fame a circa 860 milioni di persone che lottano quotidianamente per la sopravvivenza: 30 miliardi di dollari. Non sono stati trovati.

Nella stessa intervista sono state citate alcune cifre (migliaia di miliardi di dollari) che nel giro di pochi giorni sono stati stanziati dai vari governi per salvare le banche dalla crisi che si è abbattuta sui mercati finanziari.

Questo abbinamento mi ha fatto sorgere dubbi e domande.
Si sta facendo il massimo per sconfiggere la fame nel mondo? C'è o non c'è interesse a farlo?
E perchè?


domenica 19 ottobre 2008

Giorni festivi

Cari amici,
come trascorrete i giorni di festa?
A quali attività vi dedicate? O preferire riposarvi e disintossicarvi dalle tossine accumulate in settimana?
Amate la solitudine, la compagnia dei familiari, oppure l'allegria di un incontro con amici?

giovedì 16 ottobre 2008

Quando e quanto leggete?

Non riesco a trovare molto tempo e questo mi impedisce di leggere quanto vorrei. Ci sono tanti autori che vorrei conoscere, ma mi rendo conto di andare molto lentamente, perchè l'unico momento che ho a disposizione per leggere è la sera quando, ormai disteso nel letto, aspetto l'ora di addormentarmi. Ma a volte si tratta di poche pagine, e allora per terminare un libro impiego tantissimo tempo. Altre occasioni sono rare o saltuarie.
In questi giorni di riposo forzato è andata meglio: ne ho letti tre, ma credo che il motivo principale di questo exploit sia dovuto al fatto che erano di facile approccio. Dovevo arrivare all'ultimo libro dei sette che compongono Le cronache di Narnia, perchè è quello che prossimamente andremo a mettere in scena qui dalle mie parti e pertanto dovevo conoscere anche gli "arretrati".
Spesso quando leggo di gente che legge tantissimo mi domando: ma come fa?
E la domanda la pongo anche a voi.


P.s: la risposta "smetti di scrivere sul blog e vai a leggere" non è ammessa.

giovedì 9 ottobre 2008

Aprire un blog: il mio perchè

Questo è il mio secondo blog, ma non per manie di grandezza.
Il primo, http://robertobenassai.spaces.live.com/, l'ho aperto per un motivo che appena pochi anni fa non avrei mai immaginato: alcune persone erano interessate a ciò che facevo con questa bizzarra passione della scrittura e mi dicevano di avvertirle qualora avessi fatto qualcosa di nuovo. A dire la verità non ero preparato a una richiesta del genere, ma mi fece enorme piacere. Allora cominciai a studiare il modo di mettere in rete qualche notizia che riguardava me e la mia passione per la scrittura e feci un piccolo sito gratuito, che esiste tuttora, ma che non offriva grandi servizi.
Fu così che aprii il blog e lì misi tutte le (poche) esperienze che potevo mettere: i miei libri, la mia musica, le mie interviste, le foto, i miei giochi di rime, i miei progetti. Insomma, una specie di quadro generale sulle mie passioni.
Ma scrivendo quei giochi di rime, quei libri, quel blog, quei mini racconti, ecc. mi sono reso conto che cresceva in me la voglia di scrivere, ma soprattutto la voglia di comunicare.
La breve esperienza del forum, sul Corriere della Sera, mi ha permesso di incontrare persone con interessi analoghi e allora il blog è diventato uno strumento per confrontarsi, per scambiarsi idee, opinioni e, perchè no, critiche, con la convinzione che tutto questo possa solo arrichire, sotto vari aspetti, non solo quello della scrittura.
Successivamente ho appreso, dai miei amici scatenati del Makitevole Show, come fare qualcosa di più snello per poter comunicare con gli altri, per avere una messaggistica quasi istantanea per una comunicazione più rapida e più fluida. Ho pensato così di aprire il Rifugio di Roberto, per dare sfogo alla mia incontinenza comunicativa, lasciando l'altro blog per permettere alle persone che incontro nel web, qualora lo volessero, di poter sapere qualcosa in più sulla persona con cui stanno comunicando.
E fino quando ci sarà qualcuno che fa capolino per dare un'occhiata, continuerò a tenerli aperti, perchè questo vorrà dire che c'è chi è interessato a sapere cosa faccio, dovesse essere anche uno solo.
Quando tutto questo non succederà più, allora chiuderò i battenti, con la stessa velocità con cui si clicca su una nuova pagina web.

Perché...

... aprire un blog?

mercoledì 8 ottobre 2008

Presentazione libro (non mio)

Sono da poco tornato a casa.
Sono stato ad una presentazione di un libro che si è tenuta presso la biblioteca di Montemurlo, il paese in cui abito. L 'autrice Ritanna Armeni, scrittrice e giornalista, presentava il libro "Prime donne", una riflessione su donne e potere (che non arrivano ad avere).
La cosa che più mi ha incuriosito era lo scarso numero di uomini. Su una cinquantina di persone ne ho contati quattro, forse cinque in alcuni momenti.
Considerato ciò ho scambiato una battuta con la mia amica della biblioteca, che poi è la stessa che lesse un brano del mio libro durante la presentazione dello scorso anno: " Non sapevo che l'ingresso fosse riservato solo alle donne. E ora dove mi nascondo?"
La serata ha avuto l'impronta del talk show; l'atmosfera mi è sembrata fredda, con domande effettuate da donne più o meno impegnate in politica, quella locale, con punte interessanti, ma anche con momenti di noia mortale e alcune lacune. Per dirne una: il titolo del libro l'ho dovuto leggere sul programma perchè nessuno l'ha detto. E dire che sono stati letti anche alcuni brani.
Probabilmente si dava per scontato il fatto che tutti lo sapessero, vista la notorietà dell'autrice, volto noto per essere stata conduttrice di programmi su LA7.
A parte questo, la questione è seria: perché le donne non arrivano al comando? Sono state avanzate molte ipotesi, tutte vere e tutte opinabili.
A me piacerebbe vederle nella cabina di regia di un paese, ma dalle riflessioni di questa sera mi è parso che loro stesse, per prime, non siamo convinte della loro forza e delle loro capacità.
Ma se riuscissero ad arrivarci, sono convinto che farebbero meglio degli uomini e comunque non peggio di loro.
E voi, che ne pensate?

lunedì 6 ottobre 2008

Libri in uscita

Fra i libri in uscita mi viene in mente quello di un esordiente, edito da una importante casa editrice.
L'agormento che riguarda gli esordienti affascina molti gli internauti, almeno così mi è parso di capire frequentando sporadicamente i forum della rete. Spesso perchè ci sono esordienti che arrivano subito al grande pubblico, supportati da grandi case editrici e da una macchina pubblicitaria che ne fa autori di spicco a prescindere dal valore letterario dell'opera.
Mi riferisco al primo libro del mio quasi concittadino Giorgio Panariello. Come artista può piacere oppure no. A me piace.
E come scrittore?
Dite la vostra.

Grazie amici...

Siete i benvenuti e cercherò di offrire spunti affinchè possiate continuare a rifugiarvi qui di tanto in tanto o quando ne avrete voglia.

IL RIFUGIO HA APERTO I BATTENTI

VUOI FARE ANCHE TU UN BRINDISI CON ME?

domenica 5 ottobre 2008

David Grossman

Questa sera, guardando la trasmissione televisiva Che tempo che fa, una delle poche che seguo, ho ascoltato l'intervista rilasciata da David Grossman. Ho trovato le sue parole molto interessanti e mi ha incuriosito. Non lo conosco come autore, per cui chiedo: c'è qualcuno che ne può parlare?

E' appena nato...

... ma da domani si inizia!

Ciao

Ciao amici,
mi chiamo Roberto e ho appena aperto questo spazio sul web.
Questo sarà il mio rifugio, per parlare, anzi scrivere, delle mie passioni: la scrittura, la lettura, la musica, lo sport e altre ancora che di volta in volta verranno chiamate in causa.
Nel mio rifugio cercherò di accogliere anche gli internauti che vorranno farvi tappa e che avranno voglia di condividere con me quelle passioni.