domenica 25 aprile 2010

Anima

Anima.
E' una parola che mi è sempre piaciuta.
Mi ha sempre fatto pensare a spazi aperti, sconfinati, luminosi, infiniti.
Se la trovo scritta, mi incuriosisce e mi invita a leggere.
Se la sento rammentare seguo con attenzione.
Se è nel testo di una canzone mi invita ad ascoltarla.
Ma può una parola attirare tanta attenzione? E perché?

mercoledì 21 aprile 2010

Punti di partenza

Eccomi qua!
Sono all’inizio di questa impresa, nell’intento di scrivere qualcosa, ma soprattutto non sapendo esattamente cosa.
È proprio così. Sembra strano, ma questa mia idea è nata in sogno. In quella notte illuminante scrivevo e le parole uscivano da sole, con facilità, con scioltezza, e riempivano pagine bianche, che diventavano nere, piene di racconti e storie che nemmeno io sapevo di avere nella memoria.
Al risveglio, la mattina seguente, avevo ancora impresso quel sogno e allora mi sono detto che valeva la pena di tentare.
Non ho la pretesa di scrivere un libro, o almeno un buon libro. Voglio soltanto misurarmi con la mia memoria, che secondo mia moglie comincia a fare cilecca: “Te l’ho detto tre volte e non te ne ricordi mai!” mi dice quando devo andare a buttare il sacchetto dell’immondizia, il quale rimane sempre, desolatamente, al solito posto.
Spero di scrivere qualcosa che sia divertente da leggere, pagine dove la lettura possa scorrere veloce come un’auto in autostrada, dove il tempo passi talmente veloce da far dire alla fine: “Accidenti, sono già passate due ore?!”.
Non so se arriverò a tutto questo. Non so nemmeno come continuerò dopo queste poche righe. Cercherò con la memoria alcuni episodi della mia vita, non necessariamente importanti o che comunque abbiano influenzato la mia esistenza. Insomma, potrebbero sembrare anche delle sciocchezze o delle stupidaggini, tanto per intendersi, ma che sono rimasti impressi nella mia mente e che ho memorizzato per sempre. Mi aiuterò guardando delle vecchie fotografie che ho ritrovato in cantina in una scatola chiusa da anni, scattate ai tempi della scuola, oppure di quando ero ragazzo, e che ora sono ingiallite dal tempo.
È incredibile come una vecchia immagine apra improvvisamente tanti ricordi chiusi lì, dentro la testa, come in un cassetto che nessuno mai si decide ad aprire. Scriverò soltanto di episodi riguardanti l’amicizia, l’amore e i miei rapporti con gli altri, mentre gli affetti familiari saranno solo marginali. Sono troppo importanti, personali, e non mi sento preparato a dovere per poterne parlare.
Farò il massimo sforzo per cercare di ricordare i fatti così come sono avvenuti. E questo sicuramente non sarà facile.
Gli episodi di cui tratterò non avranno un ordine logico, né cronologico, né una priorità per importanza. Vagherò come una piuma che volteggia nell’aria trasportata dal vento, in qua e in là.
Sarà come una passeggiata durante la quale camminerò assorto nei miei ricordi senza guardare ciò che mi circonda.
Per questo motivo il titolo, suggerito e fortemente voluto da mia figlia, sarà: QUATTRO PASSI.
Bene, ci siamo: la sfida con la memoria ha inizio.

Era il 2003.
Questa paginetta ha aperto la mia prima esperienza di scrittura, ma credo che abbia aperto anche, e soprattutto, un capitolo nuovo della mia vita, facendole prendere una direzione, impensabile fino a quel momento, che mi ha portato ad essere ben diverso da allora.

mercoledì 14 aprile 2010

Teniamoceli stretti!

Capita raramente, purtroppo, ma negli ultimi tempi ho avuto modo di cenare con mio padre. Soltanto io e lui.
E ho assaporato nuovamente l'aria che respiravo quando l'intera famiglia sedeva a quella tavola, prima che ognuno prendesse la sua strada o le vie del cielo.
Stasera ho parlato con un'amica che, invece, suo padre lo ha perso da poco.

Teniamoceli stretti!

sabato 10 aprile 2010

Il Treno è rientrato alla stazione

Le iniziative legate a “Il Treno delle 7,18” possono considerarsi definitivamente chiuse, anche se continua quella itinerante de “Il Cuore si scioglie”.
Un’iniziativa che finisce lascia una sensazione di vuoto. Si pensa all’impegno che è stato profuso per portarla avanti e non si può fare a meno di porsi tante domande.
Poteva esser fatto di più? Sicuramente.
Poteva esser fatto meglio? Sicuramente.
Nonostante si impari sempre qualcosa di nuovo da ogni esperienza, le mancanze restano, anche se giustificate dalla consapevolezza di aver dato il massimo, soprattutto per cercare di sensibilizzare le persone riguardo a certi temi e argomenti.
Passa in secondo piano l’aspetto personale.
Non si può fare a meno di fare alcune considerazioni: se il libro è andato bene o è andato male, chi ha continuato a essere fedele, chi ha promesso di comprarlo senza farlo.
Ci sono state sorprese, ma anche alcune delusioni, tali perché arrivate da persone anche molto vicine.
Di non secondaria importanza il fattore autore, forse non abbastanza bravo da convincere i lettori a riacquistare un suo libro. La legge del mercato vale per tutti.
Lati positivi e lati negativi, alti e bassi, tutto come nella vita.
Sono arrivate critiche, elogi, c’è chi ti ha scoperto e c’è chi ha taciuto, parlando più di tutti.
Ma tutto questo significa emozioni che, alla fine, sono quelle che restano. Quindi devo ringraziare Il Treno per avermi permesso di fare un altro viaggio e scoprire ancora qualche altro posto, fuori e dentro me, che in precedenza mi era sconosciuto.

lunedì 5 aprile 2010

... a primavera

io rinascerò
senza complessi e frustrazioni
amico mio ascolterò
le sinfonie delle stagioni
con un mio ruolo definito
così felice d'esser nato
fra cielo terra e l'infinito

venerdì 2 aprile 2010

Buona Pasqua!

Auguro a tutti di trascorrere questi pochi giorni di festa nel modo più sereno possibile.
Tanti auguri di Buona Pasqua a voi e ai vostri cari.