mercoledì 4 luglio 2012

Soli?



Prendendo spunto dai suggerimenti musicali...

17 commenti:

  1. Canzoni ascoltate e gradite. Grazie, Ben.

    Soli?
    Secondo me esistono solitudini assolute, solitudini maggiori e solitudini minori.
    Le prime sono struggenti, perché sono iirreversibili e incolmabili: scaturiscono dall'assenza delle persone care che non ci sono più.
    Le seconde sono contingenti, talvolta inevitabili e comunque lasciano un senso di vuoto, poiché riguardano persone e periodi (le "epoche") che per noi significano molto.
    Proviamo solitudini maggiori per pochissime persone: sono quelle con cui abbiamo guardato il mondo da un cuscino condiviso; quelle verso le quali avvertiamo l'urgenza di comunicare che qualcosa è successo e ha stravolto la nostra esistenza.
    Le solitudini minori sono quelle che derivano dalla lontananza di tutte le persone a cui siamo affezionati. Inizialmente quella lontananza genera una solitudine che sa di amaro, poi diventa abitudine, infine distacco.

    Questa potrebbe essere, secondo me, soltanto una vaga anticipazione del complesso tema della solitudine.

    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ciao a tutti. Premetto che i Pooh non mi sono mai rimasti simpatici e oggi ho una giornata storta.
    Uomini soli a mio avviso è senza dubbio una bella canzone. Io personalmente toglierei quella parte di vocalità
    che comincia da "....dio delle città e dell'immmensità.....vediamo se si puoooooooo..."
    perchè mi sa proprio di Pooh e questo non ne fa più una canzone diversa ma la colloca
    nel consueto Cliquè Pooh.

    Vasco è un mito e scusa ne ne approfitto per segnalare che Vasco oggi si sposa e stasera al campino di Pian di San Bartolo
    un mio amico con la sua Band suonerà le canzoni di Vasco ed io sono il loro cameraman ufficiale.
    Accorrete numerosi!!!!!(i loro video su You Tube sono miei). Vasco a me piace ma non impazzisco per tutte le sue canzoni.

    Anche Zarrillo è bravo ma non ha mai provato a superare se stesso. Ha delle bellissime canzoni e una melodia accattivante.



    Ecco la mia canzone:

    ...imparare questa vita e magari un pò cambiarla prima che ci cambi lei...
    ...la realtà di questa vita ... ci si guarda solo fuori ... ci si accontenta delle impressioni..
    ...amore che devo inventare, io come i poeti e gli uccelli qui a terra equilibrio non ho....ma il cuore mi spinge a rischiare..
    ...cosa vuoi rispondere ... siamo qui ... non mi senti ....siamo qui e siamo vivi...


    Grazie Ben per aver riaddrizzato la giornata

    Josil

    RispondiElimina
  3. Ciao, mi sono dimentito di dirti che quando mi sento un pò solo e giù di corda mi ascolto una canzone del mio "mito" in particolare te ne segnalo una delle tante.Non so se la conosci... Ciao e grazie per lo spazio del tuo Blog

    http://www.youtube.com/watch?v=66vfRh7e8_4&feature=related

    RispondiElimina
  4. Ciao Ines, ciao Josil, che piacere!
    Brevemente per dire che tornerò per risponedere ad entrambi.
    Per ora un rapido saluto.
    Ciaooooo!

    RispondiElimina
  5. Che simpatico Josil!
    Anche se ha la giornata storta, davvero!

    Oggi Vasco si sposa?!
    Non mi ha invitata al suo matrimonio?! Sic - sicchissimo!
    Eppure lui lo sa che sono una delle sue fans più fedeli...

    Secondo me i Pooh hanno fatto belle canzoni e "Uomini soli" è la migliore.
    Zarrillo è un bravo ragazzo. Troppo un bravo ragazzo per emergere in un mondo in cui chi non si monta viene smontato.

    Ciao, ragazzi.

    RispondiElimina
  6. Eccomi, scusate il ritardo, ma sono andato a cantare al matrimonio di Vasco Rossi.
    Ihihih!

    Ines, il tuo intervento sulla solitudine è sublime. Hai mai pensato di fare la scrittrice?
    Non oso aggiungere altro se non un altro tipo di solitudine, quella che si prova nei confronti di qualcuno di indefinito, cioè qualcuno che non conosciamo, che forse non esiste, ma che è nei nostri sogni o che idealizziamo.

    Nelle varie puntate di Quattro passi, c'è stato più volte un accenno a questo tipo di solitudine. Giornate trascorse senza nessuno accanto, ma non era la mancanza delle persone reali a fare sentire la solitudine, bensì la mancanza di una persona, speciale, ancora sconosciuta forse, da amare e che sappia amare, cui rivolgere il proprio cuore e sentirsi ricambiato, qualcuno che sappia capire, qualcuno con cui condividere, qualcuno a cui donarsi e che sappia donarsi.
    E ti puoi sentire solo, per quanto circondato da altri, se non c'è quel tipo di persona.

    RispondiElimina
  7. Caro Josil,
    ho rivalutato i Pooh da quando ho provato a cantare alcune loro canzoni. Due fra tutte: Dove comincia il sole, abbastanza recente (e che forse hai sentito lo scorso anno), e Uomini soli. Quel "dio delle città" è proprio uno dei punti più esaltanti dal punto di vista canoro.
    Vasco non mi fa impazzire, ma ha tante di quelle canzoni belle che c'è l'imbarazzo della scelta. Una fra tutte "Albachiara" in particolare:
    E quando guardi
    con quegli occhi grandi
    forse un po' troppo sinceri, sinceri
    si vede quello che pensi,
    quello che sogni....

    Zarrillo è bravo, ma non mi viene di cercarlo.

    Ciao Josil, se basta così poco per raddrizzare una giornata, ben vengano i blog!

    Ho ascoltato anche la tua proposta, il buon vecchio Battiato. Pensa, il computer mi è andato in Standb; lo ha riacceso la Cinzia svegliandomi.
    Sto scherzando!! Non posso giocarmi così la tua amicizia!

    Ciao!

    RispondiElimina
  8. Ciao, Ben.
    Uff ... sei andato a cantare al matrimonio di Vasco e non mi hai detto nulla?!
    Per tempo, intendo, perché potessi venire anch'io.
    Per ascoltarti, dai! :-)

    Fare la scrittrice? Ci penserò: mi sembra presto per decidere cosa farò da grande.
    Comunque grazie del suggerimento e dei complimenti.

    Credo che la solitudine di cui tu parli, Ben, derivi - come tu stesso osservi - dal desiderio di incontrare la persona (spesso intendiamo la donna o l'uomo della nostra vita) in compagnia della quale possiamo essere noi stessi fino in fondo. Un po' come essere soli, ma ...
    Forse è soprattutto una solitudine giovanile, tesa appunto all'idealizzazione della compagnia stessa.

    A me Battiato piace: direi che nel panorama della musica leggera italiana è tra i meno leggeri, se consideriamo i temi delle sue canzoni.

    Ciao

    RispondiElimina
  9. Ciao a tutti, mi sono divertito a leggere i vs commenti.

    Anch'io venivo volentieri caro Ben al matruimonio di vasco a sentirti cantare!!! hahahahah . Poi ti ho trovato anche la ninna nanna ideale per addormentarti. hahahahah . Oggi invece sono pimpantissimo perchè ho solo 5 giorni e poi vado 2 settimane al mare. !!!!!!!

    RispondiElimina
  10. Anch'io ho ancora 5 giorni, poi ho qualche giorno di ferie.

    Ti auguro un Buon mare!

    RispondiElimina
  11. Ferie ... vacanze ... riposo.
    Chissà se esiste per qualcuno un senso di solitudine durante le vacanze. Intendo il sentire la mancanza delle persone che si incontrano tutti i giorni al lavoro. Dite di no?
    E il mare d'inverno? Deve soffrire di solitudine. A volte ci penso: è uno di quei pensieri un po' strampalati che passano quando attribuiamo un'anima a qualcosa che amiamo. E io adoro il mare.

    Voltiamo pagina.
    Quante persone restano sole d'estate? Gli anziani, per esempio.
    Succede, sì.

    Ciao

    RispondiElimina
  12. Ci sono persone per cui non ci sono ferie, non ci sono vacanze. Vedono altri partire, poi ritornare, mentre niente cambia per loro stessi, se non qualche disagio, per le chiusure, per i servizi che vengono meno.
    E mentre tutto ruota intorno ai centri di ritrovo di massa, nei luoghi di vacanza e divertimento, rimangono negli occhi le immagini di chi cerca di trovare sollievo all'ombra di un albero, riposando su una panchina, all'interno di un giardino cittadino, in attesa di riprendere il cammino verso casa, in compagnia di una borsetta di plastica con una misera spesa dentro. Nell'altra mano un fazzoletto, per asciugare qualche goccia di sudore e per sventolarsi un po'

    RispondiElimina
  13. Ciao Ben.
    Paradossalmente avevo accennato alla solitudine vacanziera, intesa come il senso di straniamento che assale quasi tutti durante i primi giorni di vacanza.
    Cambiano i ritmi della giornata, le abitudini, le persone che si incontrano e persino quelle che si evitano.
    Parlavo di una solitudine intesa come estraniazione, che dura il tempo di prendere confidenza con una nuova condizione (transitoria, come è quella della vacanza dal lavoro).

    Diverso è più concreto è invece il discorso di quanti restano in città, quando buona parte della gente parte per i luoghi di vacanza.
    La solitudine diventa allora qualcosa di tangibile e di sofferto, se non deriva da una scelta personale.
    Perché la solitudine può essere anche una scelta personale...
    Ciao, Ben.

    RispondiElimina
  14. Ehm...ho scritto "Diverso è più concreto è ...": stavo schiacciando un pisolino sulla tastiera. Chiedo scusa.
    "Diverso E più concreto è ...".
    Ciao ciao

    RispondiElimina
  15. Sì, può essere una scelta, come tante altre, ma la solitudine come scelta la associo più ad un periodo breve e temporaneo. Voglio stare solo qualche ora, qualche giorno, per un motivo "x". Solitudine come scelta sul lungo periodo la vedo possibile, ma la vedo dettata più da altre circostanze o da altri fattori che da una convinzione vera e propria. In fondo il genere umano non è fatto per starsene da solo.

    Oggi pomeriggio, come altre volte, ho fatto un turno con l'ambulanza.
    Interventi su persone anziane, in una cittadina semi deserta. Interventi su persone anziane, come accade in inverno o in primavera o in autunno. E' vero che ogni intervento ha la sua storia, le persone sono sempre (o quasi) diverse, ma una cosa che ho notato è che d'estate le persone anziane soccorse sono più disposte al dialogo durante il tragitto che porta all'ospedale (quando sono in grado di parlare, naturalmente).
    Mi ricordo un intervento di circa un anno fa: un signore, quando ci congedammo, ci ringraziò perché aveva avuto modo di parlare con qualcuno, molto più che con i suoi familiari.
    Io ed i miei compagni di squadra restammo turbati da quelle parole.

    RispondiElimina
  16. Credo che l'esperienza che ci hai raccontato, Ben, dovrebbe farci riflettere: una persona che riesce a stabilire una conversazione con degli estranei e durante il trasporto in ambulanza, meglio di quanto possa fare con i suoi familiari la dice lunga sulla solitudine e sui ... silenzi.
    Ciao

    RispondiElimina
  17. Quella del soccorso, ma anche quella di un certo tipo di volontariato, è un'esperienza che consiglierei a tutti. Si imparano tante cose.

    RispondiElimina