martedì 27 maggio 2014

Tutto in un abbraccio

Domenica scorsa è stato il grande giorno.
Dopo un turbolento finale (vi ricordate?), quando tutto sembrava finito e tutto si era subito rimesso in gioco, è arrivato il giorno dello spettacolo con i ragazzi. Certo, i colpi di scena non sono mancati, e alla fine anch'io ho dovuto fare l'ingresso in campo a causa di assenze comunicate all'ultimo momento. Ma quando siamo in ballo si balla e alla fine sono riuscito a giocare anche con i problemi.
E' stata una bella giornata e non solo per il sole splendente. I genitori sono accorsi numerosi e, insieme al pubblico di casa, hanno apprezzato il lavoro, durante il quale ho cercato di collegare i numeri e le gags al lavoro svolto durante l'anno. 
Tutto si è svolto in maniera lineare, nonostante le previste imperfezioni. Ma non era questo quello che contava. Importante, invece, era che i ragazzi avevano deciso di portare a termine questo lavoro con caparbietà (e con la consueta confusione, aggiungo io).
Al termine, dopo aver salutato il pubblico, ho presentato gli altri animatori ed infine i ragazzi, prima di passare alla preghiera finale. 
Ma lì è arrivato il momento magico. Un bambino mi ha bloccato.
"E tu?"
Non ho fatto in tempo a rendermi conto che subito è partito uno degli animatori che, rubatomi il microfono, ha ringraziato me per aver condotto il gruppo fin lì. 
Poi, in un attimo, mi sono trovato sommerso dall'abbraccio di tutti.
Un abbraccio che mi ha fatto dimenticare i molti momenti difficili di un anno che ricorderò a lungo.





Vittoria!

Ieri mi sono divertito seguendo il telegiornale.
Era tempo di commenti dopo i risultati della domenica elettorale.
Ebbene:

il PD ha vinto (e questa volta non è solo arrivato primo)
M5S ha vinto, perché era difficile confermare i risultati precedenti e invece ha tenuto.
FI ha ottenuto un ottimo risultato visto che al leader era stato impedito di fare campagna elettorale (per colpa di chi, chi chi chi, canterebbe Zucchero).
La Lega ha vinto perché è risalita di qualche punto.
NCD ha vinto perché dal niente ha superato il 4%.
La lista Tsipras ha vinto, anzi, il risultato raggiunto ha del miracoloso.
Fratelli d'Italia, ha vinto perché dal niente ha quasi raggiunto il 4%.

Avanti c'è posto. Chi ha vinto ancora? 
C'è qualche zero virgola che ha vinto e che ha voglia di farsi avanti per dirlo? 

E fra poco ci sono i mondiali di calcio. 
Caro Prandelli, impara da loro. Hai visto mai? Nel caso L'italia uscisse subito, troveresti sicuramente un motivo per gridare:

"Vittoria!"



mercoledì 21 maggio 2014

Fiaba d’amore di Antonio Moresco

Un romanzo dal sapore agrodolce, dove ad essere protagonista è chi nella attuale società è considerato uno degli ultimi, un invisibile: un vecchio barbone di cui nessuno sa niente, un “vecchio pazzo” che non sa più niente nemmeno di se stesso e che si aggira dentro una sconosciuta città, ai bordi di quel mondo che ha deciso di abbandonare per vivere per strada privandosi di ogni cosa.
Ma un bel giorno una bella ragazza profumata lo scoverà e riaccenderà in lui una speranza, perché si prenderà cura di lui arrivando perfino ad amarlo come se si trattasse del più grande amore della sua vita.
E tutti a domandarsi come due così possano vivere insieme.
Ma ben presto la favola finisce e la ragazza lo caccia via dalla sua casa. Il vecchio barbone tornerà a vagare per le strade ed in una notte fredda si incamminerà verso la città dei morti, al confine fra la speranza e la disperazione. E per lui la città dei morti diventerà l’unica salvezza.
La ragazza tornerà a cercarlo e venuta a conoscenza della morte del vecchio pazzo si troverà anche lei a vivere come una barbona, finendo per morire dal dolore. Così anche lei approderà nella città dei morti dove i due si ritroveranno ricominciando la loro favola.

Un romanzo che fa riflettere su vari aspetti della nostra vita: l’amore che può arrivare per tutti, l’amore che può arrivare senza preavviso, l’amore incondizionato. L’ipocrisia che ci circonda, ma anche la verità con la quale possiamo combatterla. La diversità ed il modo di vederla, perché c’è sempre un modo diverso per vedere la realtà delle cose, riscoprendo parte dei valori che oggi sembrano scomparsi. Ed in un mondo malato l’amore può diventare una cura molto importante.
Una fiaba costruita su una cruda verità, cruda come spesso è il linguaggio usato, una verità che fa riflettere anche sulla morte, senza averne timore, e su quello che può esserci dopo la vita; il passaggio dal regno dei vivi al regno dei morti, da un mondo pieno di luce dove ci si può sentire morti ad un mondo fatto di buio dove si può scoprire di essere vivi.
Voto di Ben - 8



mercoledì 14 maggio 2014

martedì 13 maggio 2014

Terzo tempo

Non mi potevo arrendere. Non potevo lasciare incompiuto qualcosa già iniziato. E così mi sto avviando verso il terzo tempo, verso l'ultimo appuntamento dell'anno. O forse verso il primo del prossimo. 
Il calendario ha favorito un periodo di riposo. Adesso sono proiettato verso il gran finale con i ragazzi, con i quali termineremo la stagione a fine mese, ma la mente è anche proiettata verso l'inverno. Nei giorni scorsi, quelli a ridosso della festa del primo maggio, sono stato qualche giorno a casa. Il cosiddetto "ponte". 
Qualche ora trascorsa in casa, alcune commissioni e una festa locale hanno fatto sì che mi rigenerassi.
E così ho scritto un copione con alcuni testi musicali annessi. 
Questa volta, al contrario delle rappresentazioni di massa cui sono abituato, sarà una cosa intima, scritta per tre persone soltanto. 
Tutto qua. E mi sembra che sia troppo lineare, troppo semplice. 
Eppure da qualche parte deve esserci il trucco! 
Ma dove?